La Domus Transitoria sul Palatino: ecco la casa di Nerone
Il Colle Palatino è senza alcun dubbio il luogo più “sottovalutato” del Parco Archeologico del Colosseo. I turisti da “mordi e fuggi” sono ovviamente più attratti dal fascino e da quello che è un simbolo mondiale come il Colosseo, ma quelli che riservano a Roma una visita più profonda e curata rimangono spesso affascinati dalle meraviglie che si trovano sul Palatino.
Negli ultimi anni, poi, la direzione del Parco ha dato particolare enfasi al Colle prima con l’ideazione di un biglietto speciale solo per questo sito, poi con l’apertura di quella che è diventata una nuova, ed importantissima, attrazione archeologica di Roma. Ci riferiamo alla Domus Transitoria, reggia dell’Imperatore Nerone e che il pubblico ha potuto ammirare per la prima volta nello scorso aprile. Andiamo a conoscere meglio quest’eccezionale dimora che nei prossimi anni di certo comincerà ad essere sempre più conosciuta in giro per il mondo per la sua bellezza e la sua imponenza. Una piccola rivoluzione, dunque, per tutta l’archeologia italiana e che può essere equiparata a quella che qualche anno fa avvenne nel settore del gioco con l’avvento di tutti i casino gratis sul web.
La storia della Domus Transitoria
Fu il famosissimo incendio del 64 d.c., quello che devastò Roma, a gettare nel dimenticatoio la prima casa di Nerone. Il celeberrimo imperatore cercò sfarzo, lusso e raffinatezza per la sua prima dimora, obiettivi che raggiunse sia in questo caso che nella sua seconda reggia, la Domus Aurea. Gli affreschi e i marmi che sono ancora conservati nella Domus Transitoria sono la testimonianza di un luogo al di sopra di ogni immaginazione, curato nei minimi dettagli. Fu Giacolo Boni a scoprirlo tra il 1910 e il 1914, mentre il britannico Thomas Ashby guidò poi la scoperta di altre zone della casa.
Svetonio (biografo e storico, 70-126 d.c) nel suo libro “Vita di Nerone” scrisse: “L’imperatore si fece costruire una casa che gli permetteva di arrivare dal Palatino all’Esquilino e che per questo chiamò Transitoria. Dopo l’incendio del 64 d.c. decise di farsene poi costruire una nuova, la Aurea”. Proprio la grandezza e la magnificenza della Domus Aurea nel corso dei secoli ha oscurato la Transitoria: ma il sogno di Nerone, quello di estendere la sua residenza lungo tutta la urbe, partì proprio da quella sua bellissima prima dimora.
Dal Colle Oppio al Palatino si estende un itinerario dell’epoca di Nerone che resta uno dei più affascinanti dell’antica Roma. La Domus Transitoria per secoli è rimasta poi praticamente sepolta dalle varie stratificazioni dovute alle successive costruzioni degli imperatori. Oggi può contare su un’area di più di 800 metri quadrati, dove si arriva tramite una stretta scala e che rappresentano solo una parte della reggia originale.
La restaurazione della Domus Transitoria
Dopo una restaurazione durata 10 anni il lavoro della nuova direzione del Parco Archeologico è stato magistrale. Sono stati messi a disposizione dei visitatori non solo una serie di illuminazioni molto suggestive ma anche una gran quantità di contenuti audiovisuali e in realtà virtuale. Lo scempio dei Farnese, che nei secoli passati possedevano il terreno e che fecero razzie di bronzi, marmi, colonne in porfido, capitelli e affreschi, è stato così parzialmente neutralizzato da un lavoro certosino di restaurazione e recupero.
Con la tecnologia di realtà virtuale, i visitatori potranno anche godere degli spettacoli d’acqua con cui Nerone intratteneva i suoi ospiti, nella sezione chiamata “Bagni di Livia”, sotto la Domus Flavia.
Le altre bellezze del Colle Palatino
Tante le bellezze che si possono poi ammirare sul colle Palatino: dal Cermalus al Criptoportico Neroniano, passando per le case di Augusto e Livia, l’imponente Domus Tiberiana, la già citata Domus Flavia, la Domus Severiana e le Terme di Elagabalo. Uno spettacolo assolutamente da non perdere durante la vostra visita alla capitale.